Il Vento Fa il suo Giro

Ieri sera ho visto un piccolo gioiellino del quale non ero a conoscenza: il film il vento fa il suo giro (su imdb). È un film Italiano indipendente del 2005, che fino a quest'anno in Italia nessuno ha praticamente considerato, mentre all'estero vinceva fior-fiore di premi.

È un film molto caldo, vivido, quasi a contrastare con l'ambiente innevato delle alpi torinesi che spadroneggiano nella prima ora. Dritti, il regista (al suo esordio da quanto ho capito), tocca corde diverse quasi schizofreniche, contrasta l'amenità dei luoghi con la cattiveria degli uomini. In particolare con la cattiveria innocente, che sembra quasi obbligata, del piccolo paese montano italiano che ha dimenticato le sue origini. Paesino croce e delizia di chi vuole osare e cercare un rifugio lontano dalla vita ordinaria della città, ombra sul film che si sente senza vedersi mai. Una singola opera di poco meno di 2 ore che vale tanto se non di più di una trilogia di Von Trier, ma forse solo perché è tanto più vicino a noi ed ai nostri vicini francesi (o meridionali, o albanesi ... che tanto a volte purtroppo non fa differenza, se vengono a turbare il "nostro" è comunque un male).

Ma il film è superbo anche tecnicamente, con moltissima camera a mano che valorizza immagini di montagna che ormai ci hanno stufato con le riprese dall'elicottero. Due sole pecche, ma proprio a volerle cercare: un inizio (ma proprio nei primi 2 minuti) troppo veloce, il modo di dire che ritorna del film fugge quasi via, mentre lo spettatore è ancora stordito dall'occitano parlato con i sottotitoli; l'altra: un finale un po' strascicato, comprimibile o permutabile con qualche soluzione migliore.

Merita, cercatelo, chiedetelo ai cinema di casa vostra.

PS da quel che so a Torino e Milano è in programmazione da 2-3 mesi, a Bologna ci ha salvato solo Santa Cineteca da Azzogardino