Zack per Ignazio Marino

Ho già temporeggiato fin troppo per questo endorsement e non posso farlo oltre: domenica si vota per le Primarie del Partito Democratico, io andrò a votare e voterò per Ignazio Marino.

Un minimo di cronistoria può aiutare a capire questa mia scelta. Come svariati milioni di Italiani sono un elettore deluso dal PD. Il progetto iniziale, sebbene forse troppo politicamente moderato per i miei gusti politici, mi piaceva molto, poteva funzionare e farci uscire dalla nostra cronica arretratezza nel dibattito politico. Il risultato ragguardevole delle prime elezioni, essendo accompagnato da una sconfitta, è stato buttato alle ortiche da una direzione incapace di fare opposizione. Alle ultime elezioni europee li ho votati solo tappandomi il naso (e alla fine ho fatto bene, visto che i vari pirla delle sinistre radicali, che complessivamente avevano un 10% di voti, sono riusciti a sputtanarli non arrivando nessuno al 4%).

Poi è successa una piccola rivoluzione, Ignazio Marino è sceso in campo per il congresso del PD. Questa sua scelta mi ha persino convinto a tesserarmi (nel circolo PD estero di Parigi) affinché potesse superare lo sbarramento iniziale del 5% degli iscritti necessario per accedere alle primarie. Sono pronto a stracciare quella tessera il giorno che lui non venisse eletto segretario, ma fino ad allora voglio crederci.

Perché Marino? Innanzitutto perché non è distaccato dalla realtà della gente che lavora (è uno che ha lavorato, ci credete? confrontatelo con le alternative ...) ed, indubbiamente, anche molto vicine alle mie realtà lavorative (l'estero, la ricerca, ...). Poi perché propone un metodo oltre che a delle linee politiche, quello che lui chiama metodo laico e che semplicemente si riduce ad usare l'unica risorsa della quale il PD dispone: la rete di circoli dove ho avuto modo di conoscere tanta gente in gamba pronta a mettere a disposizione le sue competenze. Le decisioni di linea del partito, soprattutto quelle più controverse, si possono prendere in una maniera molto semplice: facendo votare gli iscritti e poi vincolando i gruppi parlamentari al risultato di quel voto.

Scelgo Marino inoltre perché propone tra i suoi temi fondanti i diritti civili, da cittadino estero non ne posso più di sapere il mio paese il fanalino di coda sui diritti per le coppie gay, sulle discriminazioni di qualunque tipo, sull'autodeterminazione, etc.

Scelgo Marino anche perché nel poco tempo che ho trascorso da militante all'interno del PD, ho visto molti aspetti che non mi sono piaciuti per niente. Ho visto la cooptazione regnare sovrana e le abilità individuali (che sono immense) perdersi nel nulla ... chiaramente mi sono chiesto come può una "cultura" di questo tipo pretendere di cambiare la analoga "cultura" che regna sovrana nel nostro paese. Ho visto tanta gente che non sa lavorare e non sa nemmeno come gestire proficuamente una riunione per il semplice motivo che non si è mai trovato nella sua vita a dovere partecipare ad una riunione dal cui esito dipende il rispetto o meno di scadenze lavorative o altri vincoli. Credo che Marino abbia gli anticorpi per entrambe queste drammatiche tendenze, in un partito che deve sapere imporre la cultura del merito.

Infine, ho ottimo motivi per non scegliere gli altri candidati. Bersani si sta facendo propositore di una linea politica vecchia: propone una socialdemocrazia di 15 anni fa che sta prendendo mazzate in tutta Europa perché non è più al passo con i tempi. Inoltre trovo moralmente inaccettabile, ancora prima che politicamente o giudiziariamente, che Bersani vada a vanti con i voti di Bassolino e con il tesseramento gonfiato in Calabria. Analogamente, trovo inaccettabile che si faccia propositore di un'alleanza nazionale con il partito di Cuffaro. Franceschini, che quasi mi era piaciuto nel suo discorso di insediamento, si è rivelato una bandieruola che piega le sue opinioni politiche alle occasioni del momento: ora la sua mozione ed i suoi proclama sembrano una fotocopia della mozione Marino, mentre inizialmente ammiccavano al nucleare, fingendo inoltre di dimenticare nei suoi propositi per uno stato laico che la Binetti e tutti i suoi amichetti sono in quella mozione. Infine, come si può votare a segretario qualcuno che promise che non si sarebbe candidato più per avere allora i voti a diventare segretario? Viva la coerenza.

Voto Marino perché non possiamo perdere anche questa occasione, potrebbe essere l'ultima.

Bonus per chi mi ha seguito fino a qui: